Museo Ganesha Himal

Dio della buona fortuna o colui che rimuove gli ostacoli, Ganesh è una delle principali divinità della religione induista. È riconoscibile per le sue quattro braccia e la testa di elefante con una zanna spezzata. La sua effigie è spesso circondata da statue di topi, messaggeri e servitori. Nel 2002, uno dei suoi devoti, Pundhorn Teerakanon, ha eretto un museo interamente in suo onore a Chiang Mai, nel distretto di Doi Lo. Avete capito bene, si tratta del Museo Ganesha Himal. Prima di un tour panoramico, un preludio sul dio elefante.

Credenze e leggende: l'origine della testa di elefante di Ganesh

Creato dalla dea Parvati con polvere corporea, Ganesh è il figlio che doveva colmare l'assenza di suo padre, il dio Shiva. Dotato di grande forza, aveva il compito di sorvegliare l'ingresso della sala da bagno della madre ogni volta che lei si lavava. Ganesh aveva l'ordine di non far passare nessuno. Impedito di vedere sua moglie, Shiva entra in una collera furiosa e taglia la testa del figlio senza sapere chi fosse. Ganesh muore sul colpo. Afflitto dal dolore di Parvati, Shiva promette di resuscitare il bambino. C'è solo un problema: il cranio del bambino è introvabile. La divinità decide allora di sostituire la testa di Ganesh con quella del primo essere vivente che avrebbe incontrato. Il destino gli fa trovare un elefantino con una zanna spezzata.

Presentazione del Museo Ganesha Himal

Davvero pittoresco, questo museo è costruito seguendo diversi stili architettonici e di design. Le facciate e le strutture interne degli edifici sono ispirate agli stili Lanna, balinese, mongolo e islamico. Le piastrelle murali e i mosaici sul pavimento sono rispettivamente cambogiani e romani. Appena varcato il portale d'ingresso, si sentono profumi d'incenso. Le vostre orecchie saranno cullate da suoni di campane o canti religiosi.

L'esterno del museo

Il parcheggio è una vera e propria sala della lotteria all'aperto. Provate la fortuna, se volete. Ganesh potrebbe sorridervi. Guardatevi intorno: il cortile del museo è disseminato di effigi della ninfa danzatrice Apsara. Troverete anche fontane e vasche d'acqua.

Statue di divinità uniche nel loro genere

Un tempio singolare attirerà la vostra attenzione. Ogni mattone che lo compone è consacrato prima di far parte dell'edificio. È un luogo di culto molto frequentato, il santuario principale del museo. La costruzione ospita una collezione unica di immagini di divinità indù. Completamente realizzato in legno di teak, le effigi di Ganesh e dei suoi genitori sono senza pari al mondo. Vedrete spesso i fedeli inginocchiarsi o pregare al suo interno. Ammirate in silenzio e con rispetto.

Vicino a questo monastero, sotto liane e arbusti, troverete una statua seduta del dio Shiva, un oggetto sacro molto venerato.

Due sale espositive pittoresche

Attraversando il giardino verdeggiante, giungerete a due edifici singolari.

Il primo edificio, dalle tonalità rosa pesca, mette in risalto l'architettura e l'arte islamica. Espone al pubblico statue e ritratti di Ganesh provenienti da tutta l'Asia. Sotto ogni oggetto, troverete alcune informazioni in inglese e in thai. Di fronte si trovano i negozi di souvenir e l'area di ristorazione del museo. Potete prendere un caffè o fare uno spuntino pomeridiano ammirando una statua di cera iperrealistica di un monaco in meditazione.

Nel secondo edificio, potete ammirare in vasche d'acqua effigi colorate della dea Lakshmi. Il pezzo forte è rappresentato dalle statue di cera di Ganesh e della sua famiglia, che rappresentano visivamente il matrimonio del dio elefante con Ridhhi.

Come arrivarci

Situato nel cuore di un frutteto, nel nord della Thailandia, il museo dista 35 km da Chiang Mai e 38 km dal suo aeroporto internazionale. Ecco l'indirizzo: 277 Moo 10 Yang Kram, Doi Loi. Per raggiungerlo dalla città, prendete la strada urbana 108 e poi la strada rurale 3018. La durata media del viaggio è di 45 minuti.

Prezzo della visita e orari di apertura

Il Museo Ganesha Himal è aperto dal lunedì alla domenica, dalle 9:00 alle 17:00 ora locale. L'ingresso è libero e gratuito.

Da notare

Le fotografie sono vietate in tutto il museo, eccetto nella sala espositiva. Per 20 baht, potete indossare costumi tradizionali thailandesi simili a quelli che si vedono nei film di Bollywood. I fotografi autorizzati dall'ente immortalano questi momenti con le loro fotocamere.