Wat Phra That Nong Bua - Guida Thailandia - Sawa discovery

Wat Phra That Nong Bua

Con la sua impressionante pagoda tutta bianca e placcata d'oro, il Wat Phra That Nong Bua è una straordinaria attrazione per i turisti di passaggio a Ubon Ratchathani.

L'Isan ha molto da offrire in termini di immagini di templi, pagode e stupa dorati. Tuttavia, il Wat Phra That Nong Bua non ha eguali tra tutti i templi che si possono visitare a Ubon Ratchathani. Con appena 65 anni di esistenza, il monastero buddista è povero di elementi storici. Questa lacuna è compensata dall'architettura unica e grandiosa. Noterete con piacere le ampie finestre decorative dell'ubosot, il cui allineamento circolare richiama le ruote del Dharma. Ammirerete il Buddha seduto nello spazio centrale della facciata. Ma soprattutto, lo stupa bianco brillante d'oro, che si erge a oltre 183 piedi, vi conquisterà. Oggetto prediletto di fotografi e cineoperatori, lo stupa è famoso in tutta la Thailandia per la sua somiglianza con la Mahabodhi di Bodh-Gayâ. Una meraviglia pura e semplice, da non perdere durante il vostro passaggio a Ubon, città del nord-est della Thailandia.

Il tempio visto e descritto dagli annali

Il Wat Phra That Nong Bua, o semplicemente Wat Nong Bua, è stato fondato a metà degli anni '50. Fu costruito dall'ordine dei monaci Dhammayuttika, seguaci del buddismo theravada. Il bellissimo chedi del tempio risale al 1956. Come i chedi thailandesi del secolo scorso, celebra un'occasione speciale: il 25° centenario della nascita del buddismo. Le dimensioni iniziali della struttura erano estremamente modeste: la larghezza era di 16 piedi e l'altezza di 3,3 piedi. Bisognerà aspettare 12 anni prima che il chedi raggiunga la sua altezza attuale di 183 piedi, ovvero 56 metri. Oltre alla sua riuscita architettonica, la pagoda è meta di pellegrinaggio per migliaia di buddisti praticanti. Infatti, la leggenda narra che una reliquia del Signore Buddha sia conservata al suo interno.

Oggi

Nonostante la sua origine recente, il Wat Phra That Nong Bua gode di grande popolarità tra i visitatori. È uno dei monumenti buddisti più apprezzati di Ubon. Tutte le caratteristiche di un'attrazione turistica si trovano qui: un simbolo della storia del buddismo, un sito di reliquie e una perla architettonica che rende orgogliosa la regione.

Alla scoperta del monastero buddista

Nel 1956 erano passati duemilacinquecento anni da quando il Buddha aveva tracciato il cammino verso il nirvana. Per immortalare questo evento, il Wat Nong Bua ha eretto un chedi degno di nota. Questo chedi è il punto culminante di ogni visita al monastero.

Il Sri Maha Pho Chedi

Il chedi poggia su una base in marmo, circondato su quattro lati da chedi in miniatura di forma identica. Di pianta rettangolare, si restringe man mano che sale in altezza. Una campana d'oro gli fa da corona, sormontata da un'ombrella a punta.

Se tutti gli occhi sono puntati su questa torre piramidale di 56 metri, non è solo per la sua architettura, pur straordinaria. La sua forma ricorda lo stupa della Mahabodhi a Bodh-Gayâ, un tempio di primaria importanza per la comunità buddista internazionale. È nella città santa di Bodh-Gayâ, ai piedi di un albero di bodhi, che il Buddha raggiunse l'illuminazione, ovvero la comprensione perfetta della saggezza.

Soffermatevi sulla meravigliosa facciata. Tra i bordi dorati, delle sculture incise su pannelli raccontano la vita del principe Jataka. Ognuna delle quattro facciate dello stupa contiene dieci pannelli allineati su due file. Il contrasto tra il grigio pallido e l'oro lucente conferisce al chedi tutto il suo fascino. L'interno è altrettanto affascinante; vi si trova un cofanetto pieno di ossa sacre che, secondo i devoti, appartengono al Buddha stesso.

Altri edifici interessanti da vedere, seppur più modesti e meno imponenti, meritano una visita.

L'ubosot, la sala di ordinazione

Vicino al Sri Maha Pho Chedi si trova l'Ubosot, la sala dove i monaci ricevono il loro sacramento. Le pareti sono vivacizzate da finestre circolari disposte in cerchio. La disposizione delle finestre è stata abilmente studiata per riflettere le tre ruote del Dharma. Ammirate le alte colonne ornate con motivi di foglie d'oro sui capitelli, simbolo delle foglie dell'albero di bodhi. Osservate le nove iconografie buddiste ricoperte di oro massiccio. L'edificio è progettato sul modello del tempio Mahaparinirvana di Kushinagar, il luogo della morte del padre del buddismo.

Il fico sacro cresce all'interno del tempio. Lasciando lo stupa per dirigersi verso l'ubosot, noterete sicuramente la sua espansione e le sue ampie foglie cadenti.

Cosa sapere prima di partire

Prezzi e orari di apertura

Ingresso libero per i turisti. Il tempio è aperto dal lunedì alla domenica, ma gli orari di visita sono limitati dalle 5:00 alle 19:00. Si consiglia di visitarlo durante la settimana, poiché il chedi è molto affollato nei fine settimana.

Come arrivarci?

Dal centro di Ubon, ci vogliono circa 3 chilometri per raggiungere il monastero. Il modo migliore per arrivarci è prendere un songthaew numero 10 o numero 11. Se prendete il primo songthaew, scenderete all'incrocio della strada che porta al tempio Phra That Nong Bua. Il secondo songthaew si ferma a 50 metri dall'incrocio.

Regolamento da rispettare

Per essere ammessi al Wat Phra That Nong Bua, gli stranieri devono rispettare rigorosamente le leggi della modestia. Non sono tollerate scollature, pantaloni corti o indumenti che lasciano scoperte spalle o gambe. Ricordatevi di togliere le scarpe prima di entrare nelle sale di preghiera.

Nei dintorni

Sebbene il Wat Nong Bua sia il tempio più importante di Ubon Ratchathani, ci sono altri luoghi di interesse da scoprire:

  • Il Wat Si Ubon Rattanaram;
  • Il Wat Si Muang, famoso per la sua biblioteca galleggiante;
  • Il Wat Ban Na Muang, la cui struttura ricorda una barca;
  • La serie di incisioni rupestri del parco nazionale di Pha Taem.
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